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Il 16 marzo 1853, mentre era in corsa il processo di unificazione nazionale, il nostro concittadino Monsignor Nazari di Calabiana, Vescovo di Casale Monferrato, accompagnato dal Capitolo di S. Andrea e dalle Autorità civili e militari aspettava l’arrivo del treno che avrebbe inaugurato la nuova tratta ferroviaria Torino-Savigliano.  Dal convoglio scesero il Re Vittorio Emanuele II e i Principi Umberto ed Amedeo.
Dopo i discorsi di rito, Monsignor Nazari di Calabiana benedì i locali della Stazione e la locomotiva, battezzata “Savigliano”.
La cartolina del 6 luglio 1943 presenta l’ingresso della Stazione sotto la grande tettoia, a fianco il dehor del bar-ristorante ed in primo piano uno spaccato dei giardini sul largo della piazza.


Datazione: 1943
Archivio Privato-Mondino; pubblicato da Il Saviglianese in data 30/05/2018
Argomento: Ambiente fisico e infrastrutture