La tradizione vuole che l’abbazia sia stata fondata nel 585 dal monaco cassinese San Fausto sulle rovine di un tempio romano dedicato alla Dea Diana.
Dopo essere stata distrutta dai Saraceni nel 906 venne riedificata dai Signori di Sarmatorio che la donarono all’Ordine.
Nel 1434 fu per tre anni destinata ad aula per esami dell’Università.
Con l’avvento di Napoleone, i 7 monaci cassinesi furono costretti ad abbandonare il monastero, l’archivio fu trasferito a Torino, la biblioteca venne venduta e le proprietà furono dichiarate beni nazionali.
Con la restaurazione i monaci ripresero possesso del monastero, che lasciarono definitivamente del 1859 a causa della Legge Siccardi.
Nel tempo l’edificio ospitò le carceri, i carabinieri reale e parte dei Cacciatori delle Alpi al seguito di Garibaldi.
Datazione: 1900
Archivio privato Marino Mondino; pubblicato da Il Saviglianese in data 18/05/2016
Argomento: Religione e chiese